Eidoalgoritmi e Ricorsività

Continuo a ricercare quell’algoritmo fantastico
dove la logica si incontri con l’immaginazione
per inventare e descrivere il mondo sognato
L.R.

Il computer, come l’ho definito, è un metamedium paradossale che può aprirsi a ventaglio a seconda di come lo si utilizza; e proprio questa sua caratteristica mi ha dato l’opportunità di mettere a punto un metodo per costruire quella serie di entità espressive primarie assimilabili ad un codice genetico, cioè le primitive grafiche.

Queste entità sono costituite da tratti, linee e forme essenziali che, nel loro svilupparsi, danno vita a un processo di composizione, per il quale ho coniato il termine eidoalgoritmo.

Fasi ricorsive di un eidoalgoritmo

Un eidoalgoritmo è pertanto una struttura elementare primaria, essenzialmente la traduzione metaforica di un’idea nella quale trova la sintesi una legge, una teoria, un principio scientifico; nella mia immaginazione l’eidoalgoritmo ha di fatto la stessa natura formale di una formula matematica che evolve e si modifica in base ai domini cui viene applicata; è, in altre parole, una struttura elementare che sostituisce segni grafici agli elementi di una formula matematica.

Su questa struttura elementare si inserisce successivamente una serie di trasformazioni geometriche, quali cambiamenti di scala, ribaltamenti, deformazioni, riflessioni, rotazioni e rototraslazioni. E queste trasformazioni si ripetono all’interno di un processo di tipo ricorsivo, in cui quindi i risultati che si ottengono da una serie di trasformazioni divengono i nuovi elementi su cui operare con le trasformazioni successive, all’interno di un processo nel quale cose nuove emergono a partire da cose vecchie in virtù di regole fisse; questi sistemi riservano molte sorprese, come ad esempio l’imprevedibilità della successione; e pur tuttavia il risultato di questa successione potrà essere sottoposto ad analisi di ordine formale ed estetico, e modificato, quindi, sulla base di esigenze e interpretazioni soggettive.

In sintesi, quindi, l’eidoalgoritmo è costituito da un certo numero iniziale di elementi (assiomi), sui quali viene applicato ripetutamente il processo ricorsivo. Perciò l’insieme cresce sempre più, man mano che nuovi elementi si sviluppano sulla base di quelli precedenti, come una sorta di “valanga matematica”. Risulta peraltro fondamentale evidenziare come lo sviluppo della struttura, conseguente al processo ricorsivo, potrà essere determinato non solo per via logica, razionale, ordinata, ma potrà anche avvalersi della componente fantastica come pure di procedure determinate dal caso, di fronte al quale verranno comunque operate di volta in volta delle scelte.

Il risultato che si ottiene evidenzia come l’eidoalgoritmo, interagendo con se stesso o con altri eidoalgoritmi attraverso gli spostamenti spaziali, sia in grado di produrre un sistema complesso di tipo pseudo-frattale; gli spostamenti spaziali dell’eidoalgoritmo, caratterizzato da proprie microstrutture geometriche e cromatiche, innescheranno una interazione tra gli elementi stessi della struttura primaria, che andrà soggetta a continue mutazioni sia formali che cromatiche; e tutto questo senza che l’eidoalgoritmo perda la sua identità e la sua funzione originale, dato che, per quanto nascosto all’interno della complessa matrice ottenuta, risulterà comunque individuabile.

Questo annidarsi di strutture dentro strutture e di immagini all’interno di immagini e le loro variazioni, dà luogo a un processo che può svilupparsi illimitatamente e produrre figure e mondi estremamente complessi.

L’uso del computer permette inoltre di “congelare”, memorizzare in fotogrammi i passaggi evolutivi dell’eidoalgoritmo, ottenendo così il suo sviluppo dinamico.

Questa caratteristica mi ha consentito di raccogliere le varie sequenze dinamiche in video dedicati a cicli tematici come le Battaglie di San Romano, le Bolle di sapone, i Fasci di luce frattale, le Tracce fossili, le Stringhe, temi all’interno dei quali l’arte dialoga intimamente con la scienza e dove, alla sequenza di immagini, sono state associate trame sonore specificamente composte.

Eidoalgoritmi e Ricorsività

Continuo a ricercare quell’algoritmo fantastico
dove la logica si incontri con l’immaginazione
per inventare e descrivere il mondo sognato
L.R.

Il computer, come l’ho definito, è un metamedium paradossale che può aprirsi a ventaglio a seconda di come lo si utilizza; e proprio questa sua caratteristica mi ha dato l’opportunità di mettere a punto un metodo per costruire quella serie di entità espressive primarie assimilabili ad un codice genetico, cioè le primitive grafiche.

Queste entità sono costituite da tratti, linee e forme essenziali che, nel loro svilupparsi, danno vita a un processo di composizione, per il quale ho coniato il termine eidoalgoritmo.

Fasi ricorsive di un eidoalgoritmo

Un eidoalgoritmo è pertanto una struttura elementare primaria, essenzialmente la traduzione metaforica di un’idea nella quale trova la sintesi una legge, una teoria, un principio scientifico; nella mia immaginazione l’eidoalgoritmo ha di fatto la stessa natura formale di una formula matematica che evolve e si modifica in base ai domini cui viene applicata; è, in altre parole, una struttura elementare che sostituisce segni grafici agli elementi di una formula matematica.

Su questa struttura elementare si inserisce successivamente una serie di trasformazioni geometriche, quali cambiamenti di scala, ribaltamenti, deformazioni, riflessioni, rotazioni e rototraslazioni. E queste trasformazioni si ripetono all’interno di un processo di tipo ricorsivo, in cui quindi i risultati che si ottengono da una serie di trasformazioni divengono i nuovi elementi su cui operare con le trasformazioni successive, all’interno di un processo nel quale cose nuove emergono a partire da cose vecchie in virtù di regole fisse; questi sistemi riservano molte sorprese, come ad esempio l’imprevedibilità della successione; e pur tuttavia il risultato di questa successione potrà essere sottoposto ad analisi di ordine formale ed estetico, e modificato, quindi, sulla base di esigenze e interpretazioni soggettive.

In sintesi, quindi, l’eidoalgoritmo è costituito da un certo numero iniziale di elementi (assiomi), sui quali viene applicato ripetutamente il processo ricorsivo. Perciò l’insieme cresce sempre più, man mano che nuovi elementi si sviluppano sulla base di quelli precedenti, come una sorta di “valanga matematica”. Risulta peraltro fondamentale evidenziare come lo sviluppo della struttura, conseguente al processo ricorsivo, potrà essere determinato non solo per via logica, razionale, ordinata, ma potrà anche avvalersi della componente fantastica come pure di procedure determinate dal caso, di fronte al quale verranno comunque operate di volta in volta delle scelte.

Il risultato che si ottiene evidenzia come l’eidoalgoritmo, interagendo con se stesso o con altri eidoalgoritmi attraverso gli spostamenti spaziali, sia in grado di produrre un sistema complesso di tipo pseudo-frattale; gli spostamenti spaziali dell’eidoalgoritmo, caratterizzato da proprie microstrutture geometriche e cromatiche, innescheranno una interazione tra gli elementi stessi della struttura primaria, che andrà soggetta a continue mutazioni sia formali che cromatiche; e tutto questo senza che l’eidoalgoritmo perda la sua identità e la sua funzione originale, dato che, per quanto nascosto all’interno della complessa matrice ottenuta, risulterà comunque individuabile.

Questo annidarsi di strutture dentro strutture e di immagini all’interno di immagini e le loro variazioni, dà luogo a un processo che può svilupparsi illimitatamente e produrre figure e mondi estremamente complessi.

L’uso del computer permette inoltre di “congelare”, memorizzare in fotogrammi i passaggi evolutivi dell’eidoalgoritmo, ottenendo così il suo sviluppo dinamico.

Questa caratteristica mi ha consentito di raccogliere le varie sequenze dinamiche in video dedicati a cicli tematici come le Battaglie di San Romano, le Bolle di sapone, i Fasci di luce frattale, le Tracce fossili, le Stringhe, temi all’interno dei quali l’arte dialoga intimamente con la scienza e dove, alla sequenza di immagini, sono state associate trame sonore specificamente composte.